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Cos’è #Prioritalia, il nuovo soggetto politico dei manager

L’alternativa alla vecchia politica e all’antipolitica. L’obiettivo di Prioritalia è quello di andare “oltre la politica” e dare rappresentanza e voce a quelle centinaia di migliaia di manager che fanno funzionare le aziende tutti i giorni. E che potrebbero far funzionare anche l’Italia. Nasce con questo auspicio il nuovo “soggetto sociale e politico” voluto da Federmanager, Manageritalia e Cida, le organizzazioni di rappresentanza di dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato che associano oltre 200mila manager.
 
Dopo il convegno che ha radunato circa mille manager privati e pubblici a Roma da giovedì a ieri per discutere sui problemi del Paese, ecco ben 208 idee progettuali in nove settori: informazione, legalità, trasparenza, inclusione, innovazione sociale, competenza, attuazione (cultura del fare rapidamente), collaborazione pubblico/privato e visione. Tra i progetti più innovativi, la creazione di un osservatorio per il monitoraggio e la rendicontazione degli effetti delle decisioni politiche, che dovrà anche valutare la coerenza tra promesse elettorali e realizzazioni di partiti e singoli politici. Poi una “scuola di formazione manageriale” per i politici, la costituzione di team di manager da mettere al servizio delle amministrazioni locali per la realizzazione di progetti sul territorio, l´impegno a supporto delle associazioni no profit (mille manager per 100 progetti). E poi un grande progetto nazionale per la valorizzazione dei giovani talenti e un piano di “marketing politico” del Paese per attrarre investitori e nuovi partner economici.
 
L´obiettivo di #Prioritalia è anche “fare politica”, nel senso di interessarsi della “res pubblica”. Un movimento apartitico, che si propone di aggregare tutti i soggetti della società della conoscenza (manager, alte professionalità, liberi professionisti ecc.) per lavorare a favore del Paese offrendo competenze, progetti ed esperti per aiutare la politica a risanare il Paese.
“#Prioritalia – dice Guido Carella, presidente Manageritalia – si costituirà presto come Fondazione, un soggetto terzo al servizio del Paese. Un movimento aggregante delle tante e valide energie e competenze manageriali, che abbiamo e non sappiamo sfruttare, per guardare con fiducia al futuro. Presto riuniremo i vertici delle organizzazioni fondanti, dialogheremo anche a livello territoriale con la nostra base, faremo un´assise pubblica per coinvolgere tantissimi manager e alte professionalità e dialogare con la società, con tutti, ma soprattutto con i soggetti dell´economia della conoscenza”. Spiega Carella: “Non è un movimento schierato, ma guarda oltre la politica intesa come sistema partitico, verso un nuovo modello di governance del Paese che poggia su competenze e cultura del realizzare e del dare”.
 
“Il nostro impegno – racconta Giorgio Ambrogioni, presidente Federmanager – è quello di valorizzare i manager, soprattutto per il Paese e per i giovani, per far sì che tutti i cittadini abbiano strumenti per riappropriarsi del loro futuro e di quello dell´Italia interessandosi con senso di responsabilità della “res pubblica”.
“Un riconoscimento che gli attuali modelli di rappresentanza e partecipazione hanno fatto il loro tempo e oggi servono nuovi soggetti e nuove modalità e una volontà di dialogare e lavorare con tutti, ma soprattutto con i giovani e per i giovani.
Meritocrazia, valorizzazione del talento, cultura della responsabilità sono i valori che provengono dalla nostra esperienza professionale, vogliamo metterli al servizio del Paese. Aumentando la managerialità nelle imprese, perché possano competere al meglio, portandola nel governo della cosa pubblica, perché abbiamo davanti – osserva Ambrogioni – anni difficili e nei quali si potrà solo operare con risorse scarse e in modo sostenibile. Siamo quelli che più di tutti hanno forte coerenza di interessi tra obiettivo generale e particolare: solo una ripresa della crescita economica può dare un futuro alla classe manageriale, ma soprattutto al Paese. La crescita è in fin dei conti l´obiettivo finale e vero di #Prioritalia, perché questa è l´unica strada per andare verso un benessere diffuso, per garantirci giustizia sociale, solidarietà, inclusione, insomma un Paese migliore, quello che tutti vogliamo per noi e per i nostri figli”.
 


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